28-29 MAGGIO h 17, UMPAREMMU “atopu di ciarra puritigga” // ANARCHISMO [giornate conclusive]

Posted: Maggio 25th, 2016 | Author: | Filed under: General, Iniziative, Spazio Sociale | Commenti disabilitati su 28-29 MAGGIO h 17, UMPAREMMU “atopu di ciarra puritigga” // ANARCHISMO [giornate conclusive]

Si chiude il ciclo di UMPAREMMU “incontri di chiacchera politica” contro lo svuotamento concettuale del nostro linguaggio politico corrente, dopo le giornate su socialismo,comunismo e indipendentismo (rispettivamente introdotte da Cristiamo Sabino e Andria Pili), con le giornate del 28 e del 29 dedicate all’ anarchismo, alla sua storia, quella dei suoi movimenti e delle sue personalità. Introduce all’argomento Costantino Cavalleri. L’appuntamento è alle h 17.00 presso lo spazio sociale s’idealibera, via Casaggia 12, Sassari vèciu.

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VENERDì 3 GIUGNO – h 18.00 // Presentazione del libro “NOI FUMMO I RIBELLI, NOI FUMMO I PREDONI” (schegge autobiografiche di uomini contro) di Belgrado Pedrini con Luca Dolce

Posted: Maggio 24th, 2016 | Author: | Filed under: General, Iniziative, Spazio Sociale | Commenti disabilitati su VENERDì 3 GIUGNO – h 18.00 // Presentazione del libro “NOI FUMMO I RIBELLI, NOI FUMMO I PREDONI” (schegge autobiografiche di uomini contro) di Belgrado Pedrini con Luca Dolce

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LETTERA DAL CARCERE DI TERNI // SOLIDARIETA’ PER DAVIDE

Posted: Maggio 24th, 2016 | Author: | Filed under: General, Prigioni e dintorni | Commenti disabilitati su LETTERA DAL CARCERE DI TERNI // SOLIDARIETA’ PER DAVIDE

Egregio signor Direttore,
mi chiamo Rossetti Busa Mauro, mi rivolgo a lei con questa mia lettera per denunciare l’amministrazione carceraria di Agrigento per i continui abusi che arbitrariamente vengono fatti ad un detenuto, Davide Delogu, che si trova in quel carcere in cella di isolamento da ormai un anno. Scrivo questa lettera di solidarietà dal carcere di Terni.
Davide non ha possibilità di vedere la televisione, armadietti in cui deporre la biancheria, neppure acqua sufficiente per potere lavarla, è solo anche nelle d’aria, la corrispondenza è sottoposta a censura – in pratica gli viene consegnata solo qualche lettera e libro, rivista, e con molto ritardo, rispetto alla corrispondenza in arrivo. Questi trattenimenti e censure avvengono senza nessuna comunicazione giudiziaria che li ‘giustifichi’, che li limiti nel tempo. Nulla a cui potersi appellare. Non gli vengono consegnate nemmeno sapone, disinfettante, carta igienica per la propria igiene, compresa la pulizia della cella.
Le racconto la storia di Davide. Lui prima di Agrigento era detenuto nel carcere di Cagliari. Da lì è stato trasferito, circa 2 anni fa, perché insieme ad altri detenuti fu partecipe ad una protesta. Per questo venne sottoposto all’isolamento punitivo, 14bis, rinnovabile ogni 6 mesi. Da quel momento è considerato ‘soggetto pericoloso’ riguardo alla ‘sicurezza interna’. Nelle ‘misure’ cui è sottoposto gli hanno anche tolto i colloqui con la fidanzata.
Le condizioni riservate a Davide, purtroppo, vengono applicate a tanti altri detenuti, che protestano per i propri diritti.
Mi fermo qui e vorrei sperare che questa mia lettera riesca a trovare in lei la sensibilità per essere pubblicata. Dimenticavo di dirle che più volte nel corso di questi anni di isolamento, come in questi giorni, Davide ha intrapreso scioperi della fame contro l’isolamento.
La ringrazio della sua attenzione, saluti Rossetti Busa Mauro – Terni 12 maggio 2016


Protesta dei detenuti di CATANZARO CONTRO L’ERGASTOLO OSTATIVO

Posted: Maggio 24th, 2016 | Author: | Filed under: General, Prigioni e dintorni | Commenti disabilitati su Protesta dei detenuti di CATANZARO CONTRO L’ERGASTOLO OSTATIVO

L’ergastolo ostativo è un regime carcerario previsto per alcune tipologie di reati come  terrorismo, associazione mafiosa, sequestro a scopo di estorsione o associazione per traffico di stupefacenti. Tale regime, prevede il divieto di concessione dei benefici previsti nell’ergastolo (non ostativo), per il quale invece, è possibile accedere al di semilibertà e la libertà condizionale, e godere di determinati tipi di permessi. E’ poi stabilito che dopo 26 anni di (espiazione della) pena, il condannato possa essere ammesso alla liberazione condizionale.

Questa possibilità è prevista dall’articolo 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario, “Divieto di concessione dei benefici e accertamento della pericolosità sociale dei condannati per taluni delitti”, che è venuto a modificare l’articolo 4 dello stesso ( Esercizi dei diritti dei detenuti e degli internati), secondo quanto dettato dalla legge 356 del 1992Per intenderci, i benefici in questione sono

Di seguito si riporta la lettera aperta indirizzata al Ministro Orlando, della protesta portata avanti dai detenuti di Catanzaro

Lettera da Catanzaro

 

 


Diretta della manifestazione a Domusnovas contro la fabbrica di bombe RWM

Posted: Maggio 14th, 2016 | Author: | Filed under: General, Inforadio | Commenti disabilitati su Diretta della manifestazione a Domusnovas contro la fabbrica di bombe RWM

http://www.ondarossa.info/newsredazione/cagliari-manifestazione-contro-fabbrica-bombe-rwm

Corrispondenza dal corteo che si è tenuto a Domusnovas (CA) contro la fabbrica di armamenti e bombe RWM, responsabile dei lauti affari su profitto delle morti causate dalle aggressioni in Yemen e di una politica internazionale sempre più sanguinaria e spregiudicata

Mentre si riunivano a Berlino gli azionisti per l’assemblea generale della più grande industria bellica tedesca, la Rheinmetall AG, madre della RWM S.p.A.; una delle tante filiali del colosso tedesco che ha sedi in tutto il mondo, si è tenuta una protesta antimilitarista in contemporanea a Domusnovas e a Berlino
https://nobasi.noblogs.org/


Sfruttati e sfruttatori non hanno nazionalità

Posted: Maggio 13th, 2016 | Author: | Filed under: General | Commenti disabilitati su Sfruttati e sfruttatori non hanno nazionalità

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DIETRO LA FINZIONE DEMOCRATICA, CHI SI NASCONDE?

Posted: Maggio 11th, 2016 | Author: | Filed under: General, Iniziative | Commenti disabilitati su DIETRO LA FINZIONE DEMOCRATICA, CHI SI NASCONDE?

 

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Questa mattina il sig. Phillips, ambasciatore degli Stati Uniti, verrà a far visita all’Università per parlare di elezioni presidenziali negli USA.

Ma dietro la retorica di parole come “democrazia” e “libertà” di cui
presidenti americani (passati e futuri) si riempiono tanto la bocca chi
c’è? Di cosa è davvero ambasciatore il sig. Phillips?

L’imperialismo statunitense, insieme all’entità sionista e agli alleati di turno, è il principale nemico di ogni popolo che lotta per la propria
libertà.

Sotto le bandiere della “libertà” di mercato e di commercio
continua a insanguinare il mondo con la brutalità delle sue guerre di
aggressione. Non importa chi sarà il prossimo presidente: i vertici
politici della falsa democrazia capitalista USA sono diretta
espressione dei grandi monopoli capitalistici mondiali.

Per i loro avidi e sporchi interessi, i popoli aggrediti, con le scuse più varie (dal presunto possesso di armi “di distruzione di massa” alla “violazione dei diritti umani”), sono costretti ad annegare in un lago di sangue, a soccombere sotto una valanga di bombe e di piombo.

Ieri il Vietnam, il Cile, l’Afghanistan, l’Iraq, la Jugoslavia, la Libia…
Oggi la Siria e l’Ucraina. In questi paesi, gli Stati Uniti non si sono fatti
scrupoli di armare e sostenere i peggiori terroristi e tagliagole. Un
esempio per tutti: l’aiutante del segretario di Stato USA, Victoria
Nuland, ha candidamente ammesso che il colpo di stato del 2014 in
Ucraina è stato finanziato, solo in partenza, con 5 miliardi di dollari.

La politica di rapina delle risorse non passa solo attraverso la guerra:
con la prossima firma del TTIP, il trattato di partnership transatlantico
sul “libero commercio”, gli Stati Uniti e l’Europa consegneranno nelle
mani delle multinazionali le reali leve del potere politico. In Europa e
nel mondo, i “mercati”, ancora più di oggi, pretenderanno che gli stati
liquidino ogni conquista sociale e salariale, espandendo le famigerate
politiche di “lacrime e sangue” per la popolazione. La forza lavoro
sarà costretta a condizioni durissime, e i padroni saranno del tutto
liberi di militarizzare le fabbriche. Non si avrà il diritto a riposare, se
non per recuperare le forze necessarie a sgobbare.

Ci potranno
avvelenare a piacimento, sia con i loro scarichi che tramite cibo-
spazzatura. Niente più sanità gratuita, pensioni, solidarietà sociale.
E i servi dei servi di questi aguzzini tentano di deviare la rabbia
popolare verso i disoccupati, verso chi lotta, o verso chi emigra in
Europa, per via della fame e delle guerre da loro stessi provocate…

Queste sono la “libertà” e la “democrazia” di cui ci vengono a parlare!
L’ambasciatore USA si permette queste passerelle mediatiche, per
parlare di elezioni nel suo paese, per dirci chi sarà il prossimo
padrone, per ricordarci chi comanda…
SIAMO QUI A RICORDARGLI CHE C’E’ CHI NON SI ARRENDERA’ MAI AGLI ASSASSINI CHE RAPPRESENTA!
SIAMO DALLA PARTE DEGLI OPPRESSI,CON I POPOLI CHE LOTTANO CONTRO LA BARBARIE CAPITALISTA E L’IMPERIALISMO, DOVUNQUE ESSI SIANO.
NESSUNA PACE PER CHI VIVE DI GUERRA!
Coordinamento territoriale NO BASI nord-Sardegna


10 maggio! MANIFESTAZIONE CONTRO LA FABBRICA DI BOMBE DI DOMUSNOVAS

Posted: Maggio 3rd, 2016 | Author: | Filed under: General, Militarizatzione | Commenti disabilitati su 10 maggio! MANIFESTAZIONE CONTRO LA FABBRICA DI BOMBE DI DOMUSNOVAS

Il 10 maggio si riuniscono a Berlino gli azionisti per l’assemblea generale della più grande industria bellica tedesca, la Rheinmetall AG, madre della RWM S.p.A.; una delle tante filiali del colosso tedesco che ha sedi in tutto il mondo.

Il fatturato della Rheinmetall per il 2015 corrisponde a 2,6 miliardi di Euro. Il settore difesa della Rheinmetal è responsabile di circa la metà delle vendite del gruppo, ciò significa che questi soldi sono entrati grazie alla vendita di cannoni, munizioni, sistemi elettronici, carri armati e armamenti. Alcuni esempi: la commessa di carri armati in Algeria, costruiti direttamente in loco; i carri armati Leopard 2 venduti in Indonesia; le 250 000 bombe MK consegnate lo scorso giugno tramite la RWM agli Emirati Arabi Uniti, quelle responsabili della strage nello Yemen.

MANIFESTO_MANIFESTAZIONE 10 MAGGIOIl marketing populista della Rheinmetall è in perfetta sintonia con la comunicazione mediatica degli Stati che progettano a tavolino guerre per presunti scopi umanitari, tant’è che definisce l’obiettivo della divisione difesa “a tutela delle persone e delle attrezzature” orientando “le sue attività di ricerca e sviluppo per le principali aree di capacità nazionali stipulate dalle forze armate tedesche e alle esigenze dei profili di missione degli eserciti internazionali.” Secondo la S.p.A. tedesca “Le forze armate del 21 ° secolo devono affrontare le sfide crescenti e minacce complesse (…) combattendo a grandissimo rischio per preservare la sicurezza e la libertà. (…) il suo ruolo di fornitore di attrezzature per le forze armate tedesche, la NATO e altre nazioni responsabili, aiuta a proteggere le forze armate impegnate in operazioni militari.”

Ma è noto che le guerre convengono esclusivamente a chi le fa e dai territori inguerra si può solo scappare per sopravvivere. L’unico scopo della Rheinmetall è chiaramente la crescita del suo fatturato. Non dimentichiamo infatti che questa società è la stessa industria che ha dovuto cambiare più volte nel corso della storia, nome, sede e tipo di produzione: dopo la prima guerra mondiale e dopo aver servito la Wehrmacht nazista ma è sempre resuscitata con una nuova patina, assetata di soldi e senza scrupoli.

Sappiamo perfettamente che le multinazionali fanno i migliori investimenti nei paesi con più difficoltà economiche, non per ultimo in Sardegna, dove il lavoro non è mai stato un’opportunità bensì un ricatto. In questo periodo di eterni conflitti, che per alcuni significa esclusivamente business, si prospetta in Sardegna un ampliamento della RWM, grazie ad altre commesse e in vista di nuove guerre come quella in Libia.

Noi pensiamo fermamente che prosperare sulla vita e la morte delle persone non possa essere un lavoro, che si avviti un bullone o si concluda un’importante commessa. La possibilità di perdere alcuni posti di lavoro in un territorio devastato economicamente e socialmente crea ansia, lo possiamo capire, ma non per questo accettare. Non vogliamo esser ciechi né schiavi, dobbiamo trovare il modo di liberarci dall’idea che per pagare un mutuo trentennale sia necessario far parte di un meccanismo che ingrassa gli interessi di una politica economica fondata sulla guerra.

Per questi motivi ci ritroviamo il 10 maggio di fronte al piazzale della fabbrica di Domusnovas in concomitanza alle proteste degli antimilitaristi tedeschi che in Germania manifestano a Berlino di fronte alla sede dell’assemblea generale degli azionisti.

Fermiamo chi con estrema disinvoltura produce, trasporta e spedisce prodotti di morte attraverso le nostre strade, i nostri porti e aeroporti!

NTERROMPIAMO LA SCIA DI MORTE DELLA RWM
Si prepara una nuova guerra in Libia, o semplicemente si rinnova quella del 2011,voluta essenzialmente dal governo francese impegnato, tra le altre cose, a garantirealla compagnia Total il 35% delle concessioni petrolifere.
Lo scorso 11 gennaio il ministero della Difesa francese ha assegnato alla RWM Italiaspa una commessa del valore di 225 milioni di euro per la fornitura di bombe. Gliarmamenti a cui fa riferimento il contratto per lo sviluppo e la fornitura di 4 tipi di bombe Mk82.
Ma è noto che le guerre convengono esclusivamente a chi le fa e dai territori in guerra si può solo scappare per sopravvivere.
L’unico scopo della Rheinmetall è chiaramente la crescita del suo fatturato. Non dimentichiamo infatti che questa società è la stessa industria che ha dovuto cambiare più volte nel corso della storia, nome, sede e tipo di produzione: dopo la prima guerra mondiale e dopo aver servito la Wehrmacht nazista ma è sempre resuscitata
con una nuova patina, assetata di soldi e senza scrupoli. La RWM Italia spa ha la sua sede centrale a Ghedi, provincia di Brescia, e uno stabi-
limento a Domusnovas, nel Sulcis Iglesiente. Lo stabilimento sardo produce e vende bombe, ordigni con un’alta capacità distruttiva come la BLU-109 ad alta penetrazione e sospetto utilizzo di uranio impoverito o le MK 82 e modelli a seguire. Quest’ultime in particolare hanno attirato le attenzioni dell’opinione pubblica per le “strane”spedizioni di bombe verso l’Arabia Saudita che le utilizza per bombardare lo Yemen,
in uno dei tanti conflitti, magari poco conosciuti ma non per questo meno cruenti.
Sappiamo perfettamente che le multinazionali fanno i migliori investimenti nei paesi con più difficoltà economiche, non per ultimo in Sardegna, dove il lavoro non è mai stato un’opportunità bensì un ricatto. In questo periodo di eterni conflitti, che per alcuni significa esclusivamente business, si prospetta in Sardegna un ampliamento della RWM, grazie ad altre commesse e in vista di nuove guerre come quella
in Libia. Si è molto dibattuto negli ultimi mesi sulla legalità di quell’operazione. Ora una nuova importante commessa per un’altra guerra; alla luce del giorno e perfettamente legale. Ci preme sottolineare che non è questo il punto, non ci interessa trovare cavilli legali all’orrore.
La produzione di bombe deve cessare qui ed altrove, produrre e vendere morte non può essere un’attività da svolgere serenamente né ora né mai!


6-7/ 21/ 28-29 Maggio “Umparemmu” presso lo spazio sociale s’idealibera!

Posted: Maggio 2nd, 2016 | Author: | Filed under: General, Iniziative, Spazio Sociale | Commenti disabilitati su 6-7/ 21/ 28-29 Maggio “Umparemmu” presso lo spazio sociale s’idealibera!

UMPAREMMU

CICLO DI FORMAZIONE POLITICA

 

A cura del Collettivo S’idealibera
presso lo spazio sociale in Via Casaggia 12, Sassari

 

Abbiamo deciso di organizzare una serie di discussioni mirate ad un dialogo su alcuni temi politici, storici e filosofici a noi cari, sentendo la necessità di fare chiarezza su alcuni termini imprescindibili del nostro agire, col fine di leggerne assieme il significato e crescere reciprocamente.

Di volta in volta discuteremo tematiche come ad esempio: rivoluzione e rivolta, socialismo -anarchismo e comunismo-, autodeterminazione dei popoli, anticolonialismo e indipendenza, lotte di emancipazione sociale e autodeterminazione dell’individuo, sistema carcerario e repressione.

Vogliamo evitare lo svuotamento concettuale del nostro linguaggio politico corrente, il cui lessico ha sofferto di impoverimento, banalizzazione e mistificazione negli ultimi quarant’anni creando una generazione politicamente analfabeta, fatalista e qualunquista.

Vogliamo riportare la discussione politica nella vita quotidiana, partendo dai concetti e dalle contraddizioni di base, adoperandoci affinché la discussione non sia circoscritta agli incontri ma continui a crescere fuori da essi, facendo nascere nuove analisi, una nuova estetica e nuovi modi di comunicare.

Come stimolo aggiunto alla discussione sarà presente per ogni incontro un ospite scelto dal collettivo per la sua preparazione sull’argomento.
Gli incontri non saranno lezioni, ma una discussione orizzontale ed assembleare di crescita collettiva e scambio reciproco.

A lenu a lenu ma sighimmu!

6-7 MAGGIO
H. 17.00 IL SOCIALISMO SCIENTIFICO
con Cristiano Sabino

21 MAGGIO
H. 17.00 INDIPENDENTISMO
con Andria Pili

28-29 MAGGIO
H 18.00 ANARCHISMO
con Costantino Cavalleri

 


“ZUDDAS alias Resy” di Valeria Patanè Spagna /Italia 2013 documentario 30’

Posted: Maggio 2nd, 2016 | Author: | Filed under: General, Iniziative, Spazio Sociale | Commenti disabilitati su “ZUDDAS alias Resy” di Valeria Patanè Spagna /Italia 2013 documentario 30’

Il cineforum del collettivo s’idealiber giovedì 12 maggio alle ore 18.00

ha il piacere di presentare

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il documentario, girato in Sardegna e in Spagna nel 2013, ripercorre alcune tappe cruciali della vita di Giuseppe Zuddas, sulla base di una ricerca condotta dall’autrice negli archivi storici e in loco, nelle zone dove Zuddas ha combattuto ed è morto.
Giuseppe Zuddas, nato a Monserrato nel 1898, da una famiglia di agricoltori, nel 1922 era il segretario regionale della “Gioventù Sardista”. Dopo l’avvento del fascismo emigrò in Francia e nel 1936 con altri antifascisti italiani, nelle milizie di “Giustizia e Libertà”, accorse in soccorso della Repubblica spagnola e in quella terra perse la vita.